L’odierno “Antico Frantoio” di Saguato Stefano è un’ampia costruzione dotata di possenti mura, di un altana di quattro guardiole. E’ disposta su quattro piani fuori terra e probabilmente nasconde delle segrete sotto terra. In passato era una casa-forte. Fu eretta nel basso medioevo su un precedente edificio di cui rimangono soltanto le fondamenta, ora sepolte sotto il torrente s. Pietro.
Documenti attestano che nel 1537 ospitava pochi frati in parte mantenuti con un lascito di un frate del Castello di Diano. Diventò, in seguito, proprietà del convento di Santa Caterina in Genova. Nel XVI secolo la casa-forte era utilizzata come avamposto di difesa della Chiesa di S. Pietro, in caso di incursioni barbaresche. All'inizio del secolo XVII fu data in affitto e annualmente rendeva ai frati quindici barili grossi di olio "buono, chiaro e commerciabile". Anche il mulino ed il frantoio, esistenti all'interno della costruzione, venivano locati al valore di tre barili di olio all'anno.
Intorno alla metà del XVIII secolo, durante la guerra di secessione, la casa-forte fu adibita a caserma, prima di truppe franco-spagnole poi di truppe austriache e piemontesi. Ritorna la pace, nel 1754, il complesso fu ancora concesso in pigione ai cittadini di Diano S. Pietro. Tra il 1797 e il 1805 servì da caserma a truppe austriache e a formazioni della Guardia Nazionale della Repubblica Ligure. Dopo il periodo napoleonico, a partire dal 1805 fu sempre un centro di lavorazione oleario, passando di varie volte di proprietà.
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